La prima stella della sera, oppure l’ultima a tramontare all’alba…
È avvolta da una densa atmosfera che genera un effetto serra e scalda globalmente il pianeta fino a raggiungere una temperatura di 400°C, accompagnata da una pressione al suolo 90 volte quella terrestre.
Ecco cos’è Venere, secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole, la cui superficie è stata svelata solo negli anni ’90.
Numerose strutture vulcaniche, giovane età della superficie (meno di 500 milioni di anni), oltre a numerosi lunghi canali che si estendono da centinaia a migliaia di km.
I vulcani venusiani sono talvolta simili a quelli terrestri, in altri casi hanno forme complesse tanto che alcuni ricordano la forma di ragni o frittelle americane. Non sono stati identificati su altri pianeti, per cui suggeriscono l’unicità geologica venusiana.
Forse fino a poche migliaia di anni fa l’attività vulcanica era ancora attiva sul pianeta.
Come si calcola l’età della superficie?
Come fanno gli studiosi a calcolare l’età della superficie? Usano il metodo “Crater Counting”, ossia il conteggio dei crateri, la loro densità e la loro dimensione, presenti in aree di riferimento, rapportati poi agli stessi parametri calcolati sulla superficie lunare, analizzata in modo radiometrico per misurarne l’età.
Su Venere la densità dei crateri da impatto è molto bassa, a testimonianza della loro giovane età.
Sono presenti anche enigmatici canali sinuosi, distribuiti nelle vaste pianure, raggiungendo una lunghezza anche di 7000 km. Tali strutture sono paragonabili ai canali sottomarini terrestri, che si estendono per migliaia di km.
Terra e Venere sono detti pianeti gemelli per via delle dimensioni che li accomuna, ma solo per questo…