«Buonasera!! Alti nel cielo, dove è tramontato il sole, ci sono due punti luminosi molto vicini. È la prima volta che li vedo, sapreste dirmi cosa sono? Sono bellissimi!!»
Questa è una delle frequenti domande che, anche telefonicamente, ci sono state rivolte. Il cielo di marzo è iniziato con un fenomeno astronomico visibile ad occhio nudo. Bastava alzare gli occhi al cielo, ad ovest, poco dopo il tramonto per vedere due punti luminosi molto vicini tra di loro. Quello che gli astronomi hanno chiamato il “bacio” tra Giove e Venere, era la congiunzione tra i due pianeti. In realtà non è la prima volta che accade perché il fenomeno astronomico si è ripresentato negli anni passati.
Si tratta dei due pianeti più luminosi del Sistema Solare, che si trovano alla minima distanza angolare tra di loro. La prima sera, il 1° marzo, Venere era più alta di Giove, mentre la notte seguente c’è stato il “sorpasso” e le posizioni si sono invertite.
Una congiunzione può avvenire tra pianeti, pianeti e stelle, tra stelle e galassie, tra Luna e pianeti, tra e Luna e stelle. Ma ciò non significa che i corpi celesti siano fisicamente vicini l’uno all’altro, bensì è la nostra percezione dalla Terra che ce li fa sembrare tali.
In realtà Giove e Venere erano separati tra di loro da circa 650 milioni di km, pertanto la vicinanza era solo prospettica.
Guardando dal telescopio, intorno a Giove si notavano anche i suoi 4 satelliti galileiani, così denominati perché scoperti da Galileo nel 1610: Io, Europa, Ganimede e Callisto.
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