La costellazione di Perseo è di media grandezza visibile dall’emisfero boreale, le cui stelle sono disposte in modo da raffigurare una persona che impugna una spada. Come le precedenti è visibile già nel periodo estivo, ma raggiunge la massima altezza tra fine settembre e dicembre.
Algol è una delle stelle più luminose della costellazione di Perseo, raffigura la testa mozzata di Medusa e infatti qualcosa di “demoniaco” ce l’ha poiché la sua luminosità si abbassa ogni 69 ore circa, infatti fa parte di un sistema di tre stelle e la variazione di luminosità è dovuto ad un eclisse che si verifica tra i corpi luminosi del sistema.
Un motivo principale per il quale è bene conoscere questa costellazione è perché dal 20 di luglio al 20 di agosto è il radiante delle stelle cadenti, le Perseidi o “Lacrime di San Lorenzo”.
L’altro motivo è perché racchiude il doppio ammasso aperto di stelle “acca e chi Persei”, distante circa 7000 anni luce e già osservato dagli antichi ad occhio nudo. Bellissimo con un binocolo o un telescopio, dove le stelle si mostrano luminose e brillanti di una giovane luce.
Miti e leggende della costellazione di Perseo
Perseo era figlio di Zeus e della principessa Danze, famoso nella mitologia per i numerosi atti eroici compiuti.
Sconfisse Medusa (il mostro la cui testa era piena di serpenti), che pietrificava chiunque incrociasse il suo sguardo e salvò la bellissima Andromeda dal mostro Ceto.
Sul cavallo alato Pegaso, sorvolò il territorio degli Etiopi e le terre di Cefeo. Fu stordito ed affascinato dalla visione della splendida Andromeda, dichiarandosi come pretendente nell’atto di salvarla. L’eroe piombò sulla belva e le conficcò la spada nella spalla destra. Ferita gravemente, tentò inutilmente di mordere il nemico, mentre Perseo trafisse più volte l’animale. Cassiopea e Cefeo accolsero e salutarono pieni di gioia il futuro genero.
Infatti in cielo è collocato vicino alla sua amata e futura sposa ed ai suoceri. Algol (demone) è la seconda stella più luminosa della costellazione, la più conosciuta e designa la testa di Medusa.