Ogni costellazione zodiacale è associata ad una stagione o periodo dell’anno, sia perché il Sole transita al loro interno (per effetto della rivoluzione terrestre intorno alla stella), sia perché in opposizione si rendono più visibili per tutta la notte.
Per l’autunno come costellazione appartenente allo zodiaco troviamo una figura assai grande: l’Acquario, portatore e dispensatore di acqua.
La storia dell’acquario è molto antica, risalente a 4000 anni prima di Cristo e nasce in Mesopotamia: durante il solstizio invernale il Sole si trovava tra le stelle dell’Acquario ed i mesi di gennaio e febbraio erano quelli più piovosi dell’intero anno. Per i popoli che avevano posto nell’elemento dell’acqua la loro vita, constatare che in quel periodo il Sole riprendeva a salire nel cielo, dopo aver raggiunto il punto più basso della sua traiettoria autunnale e che ciò coincideva con il periodo delle grandi piogge, era molto importante.
Oggi come allora l’Acquario è visibile nella stessa posizione, a sud, già dalla fine dell’estate e l’area celeste dove questa figura di trova è associata all’acqua.
Se guardiamo la mappa celeste del periodo autunnale vedremo che molte costellazioni sono legate all’acqua: Delfino, Capricorno, Pesce Australe, Pesce Cetus, Eridano.
Una vasta area che nella tradizione mesopotamica era appunto dominata dal dio dell’acqua.
Anche se le stelle dell’Acquario non sono luminose quanto quelle di altre costellazioni, la loro disposizione in quest’area di cielo occupa un’area molto estesa, rappresentando un personaggio con il braccio sinistro aperto e nella mano destra un brocca dalla quale fuoriesce l’acqua.
Le “stelle cadenti” legate all’Acquario
Numerosi gli sciami meteorici (le acquaridi) associati a questa costellazione che, protagonista dei mesi di gennaio e febbraio, si rende visibile in questo periodo:
- Maggio (il massimo a cavallo del 3)
- Luglio (il massimo a cavallo del 29)
- Agosto (il massimo a cavallo del 5 e del 12)
- Settembre (il massimo a cavallo del 20 e del 21)
Il profondo cielo dell’Acquario
La costellazione abbraccia anche interessanti oggetti celesti, quali:
- M72, uno dei due ammassi globulari presenti nell’Acquario, la distanza di 55.000 anni luce lo rende uno degli ammassi globulari più lontani tra quelli appartenenti alla Via Lattea. Il diametro valutato è di 180 anni luce.
- PGC65367, la galassia nana conosciuta anche come “Aquarius dwarf”, scoperta nel 1959 e membro del Gruppo Locale. Il suo diametro è di 5000 anni luce ed è distante da noi 3,2 milioni di anni luce.
- NGC7009 è la nebulosa planetaria “Nebulosa Saturno”, dalla tonalità giallo-verde.
- HCG88 è un bellissimo trio compatto di piccole galassie lontane 272.000 anni luce da noi, ottantottesimo del catalogo Hickson Compact Group pubblicato da Paul Kickson nel 1982.